La questione ambientale rappresenta oggi la scommessa da vincere in molti settori della nostra vita. Dall'organizzazione del lavoro alle modalità con le quali nel nostro quotidiano ci rapportiamo con risorse idriche ed energetiche, ai piani di sviluppo urbanistico che non possono oggi non tenere conto della sostenibilità dei loro progetti.
Errori dai costi a volte insuperabili del passato insegnano che non tutto si può fare che, principio forse banale ma spietatamente reale ad ogni azione corrisponde una reazione.
Ecco allora che il settore edilizio reagisce ormai da anni con un impegno forte e concreto espresso nella ricerca di soluzioni e criteri costruttivi sostenibili; un impegno che si traduce nella ricerca di materiali il più possibile compatibili con l'ambiente, nell'impiego razionale della tecnologia come risorsa che consente di contrarre i consumi e ridurre gli sprechi razionalizzando l'impiego dell'energia. Un impegno che guarda alla vivibilità degli spazi ma anche ad un equilibrato inserimento nell'ambiente urbano o rurale di un opera architettonica, un impegno che nelle nostre città prevede la salvaguardia di un certa quantità di verde indipendentemente dalle esigenze di edificazione.
A partire dal 2005 ogni edificio realizzato in Italia è dotato di certificazione energetica secondo le direttive della Comunità Europea, assunte come principio nel nostro paese dalla legge 10/91; questo ed altri provvedimenti come l'LCA ovvero il Life Cycle Assessment, che prevede l'analisi del tipo di interazione che un apparato ha con l'ambiente in tutto il suo ciclo di vita, quindi una proiezione delle conseguenze della realizzazione di un'opera sull'intero sistema ambiente, sono una prassi comune nelle modalità di progettazione edile nel pieno rispetto dei criteri di un' Architettura Sostenibile.
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